Confessioni
In una delle omelie, Papa Francesco ha detto che il confessionale «non è una sala di tortura» e «confessare i nostri peccati non è andare ad una seduta di psichiatria». Insomma: «Nel confessionale tutti andiamo a trovare un Padre, che ci aiuti a cambiare vita e che ci dia la forza di andare avanti, un Padre che ci perdoni in nome di Dio». Ed ha sottolineato la dimensione ecclesiale del sacramento che scaturisce direttamente dal mistero pasquale: «Il perdono dei nostri peccati non è qualcosa che possiamo darci noi. Io non posso dire: mi perdono i peccati. Il perdono si chiede, si chiede a un altro e nella Confessione chiediamo il perdono a Gesù. Il perdono non è frutto dei nostri sforzi, ma è un regalo, è un dono dello Spirito Santo ed è necessario confessare umilmente e fiduciosamente i propri peccati al ministro della Chiesa». Già nel 2013 Papa Francesco ha sottolineato il servizio e la responsabilità del sacerdote confessore, che dev’essere «mite, benevolo e misericordioso», perché «è precisamente un cuore di padre che noi vogliamo incontrare quando andiamo nel confessionale».
Nella nostra parrocchia è possibile confessarsi in forma comunitaria il 1° giovedì del mese, da ottobre a giugno, dalle ore 16:30 in poi, con la presenza dei Padri Passionisti oltre al nostro Parroco.
Per le confessioni occasionali consigliamo gli orari 17:00 - 18:00 (di ogni giorno).